La Prima Pagina

martedì 22 novembre 2011

I morti di Saponaraconsiderati di serie B



La devastazione a Sciarelli di Saponara (ME)
In una nota congiunta a firma di Pietro Minardi, coordinatore regionale di Obiettivo Cambiamento, Alessandro Minutoli, referente per Taormina dello stesso movimento ed Aldo Sciacca, coordinatore siciliano del Movimento Progressisti Italiani, viene espressa solidarietà alle popolazione di Messina, Milazzo e zone limitrofe e dura condanna alla stampa nazionale ed alle amministrazioni comunali.
“Condanniao sia le amministrazioni comunali dei comuni colpiti, i quali conosco perfettamente la situazione geologica del Messinese e non hanno preso adeguati provvedimenti, sia la stampa e i tg nazionali, i quali hanno dato pochissimo se non nessuno spazio ad un disastro naturale come quello che sta avvenendo in queste ore nel Messinese. C’è da ricordare che già per la tragedia di Giampilieri ci fu una disparità di trattamento; infatti bisogna ricordare che sui campi dicalcio, a differenza di quanto accadde per il terremoto a L’Aquila, fu fatto il minuto di silenzio canonico solo sui campi siciliani, causa disposizione della Lega Calcio”.
“Noi siciliani non siamo cittadini di Serie B, meritiamo rispetto – concludono i tre – Speriamo e crediamo che i volontari si mobiliteranno da ogni parte d’Italia per aiutare le popolazioni colpite. Se così non fosse, inizieremmo a pensare davvero che siamo cittadini di Serie B”.

domenica 13 novembre 2011

Siciliani uniti contro la casta


I movimenti siciliani in fermento. Obiettivo Cambiamento, attraverso le colonne del giornale, lancia l’invito ai movimenti “anti-casta”, a formare una coalizione “unica ed unita contro la casta ed al servizio della gente”. E’ questa la proposta che Pietro Minardi (Obiettivo Cambiamento) ed Aldo Sciacca (Movimento Progressisti Italiani) avanzano a tutti i movimenti anti-casta presenti sul territorio.
“In particolare ci rivolgiamo al Movimento per la gente di Maurizio Zamparini, a Tommaso Dragotto di Impresa Palermo ed al Generale Pappalardo del Movimento Italia Unita Federale – Il melograno. Il nostro messaggio è di unirci per formare una seria coalizione che a Palermo, in tutta la Sicilia e perchè no, anche in Italia, possa dare fastidio alla partitocrazia”.
I due esponenti dei movimenti ritengono che ci sono “le carte in regola, bisogna verificare solo la volontà di agire. L’invito è chiaramente esteso a tutte le associazioni – movimenti che si definiscono anti-casta, come ad esempio a Noi Consumatori Palermo, ad Insorgenza Civile e a tutte le altre che operano suPalermo ed in Sicilia. Mettiamoci in gioco – è l’invito – incontriamoci, confrontiamoci e se possibile uniamoci contro l’unico grande nemico degli italiani: la casta”.

venerdì 11 novembre 2011

La denuncia di Manlio Messina nel capoluogo etneo


Lavavetri aggressivi a Catania è caos

“La presenza dei “lavavetri” ai semafori cittadini si è fatta ultimamente sempre più massiccia e aggressiva, risultando oggi intollerabile e preoccupante per i cittadini catanesi che, soprattutto le donne e in orari serali, temono per la propria incolumità”.
Lo afferma il consigliere comunale PdL Manlio Messina, presidente della VII Commissione consiliare Cultura Sport&Turismo, che in una nota inviata all’amministrazione comunale chiede un pronto intervento per contrastare il fenomeno dei lavavetri ai semafori di Catania.
“Non ci troviamo più innanzi a singoli, perlopiù extracomunitari, che incapaci di trovare lavoro si dedicano a lavare i vetri delle auto ai semafori – continua Messina – bensì si tratta, come risulta dalle analisi delle forze dell’ordine, di una rete criminale molto estesa e preoccupante che viene gestita da banditi senza scrupoli che talvolta sfruttano la complicità, altre volte riducono in semi schiavitù, le persone ai semafori rendendole per questo motivo sempre più aggressive”.
Per Messina occorre un pronto intervento del Comune prendendo in considerazione la possibilità di un’ordinanza sindacale sui lavavetri sull’esempio di quelle emanate in altre città d’Italia: “Il fenomeno preoccupante, e in forte incremento, non è presente solo a Catania ma anche in molte altre città d’Italia che per contrastarlo, in mancanza di provvedimenti nazionali generali, hanno adottato con buon successo lo strumento delle ordinanze sindacali. Da Roma a Firenze, passando per Perugia e Reggio Calabria, le Amministrazioni comunali hanno adottato ordinanze mirate che vietano di esercitare mestieri non solo non autorizzati, quindi abusivi, sul suolo pubblico ma inoltre colpevoli di turbare il traffico e pregiudicare la circolazione stradale. Affidando così alle forze di polizia, e in particolare modo alla Polizia municipale., strumenti incisivi per intervenire e colpire il fenomeno dei lavavetri prevedendo per essi sanzioni pecuniarie oltre al sequestro dell’attrezzatura e del guadagno realizzato con le attività vietate”.